Piano strategico Comune Benevento
Piano urbano mobilità
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Karlsruhe, Germania, Tram Treno
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Perugia, Italia, Percorsi Meccanizzati 

Matrici
Linee guida Ministero
 

Presentazione

La costruzione del PUM avverrà avvalendosi anche della ricognizione di “buone pratiche”, ovvero di operazioni di pianificazione della mobilità in contesti analoghi: nel corso della redazione dei Lineamenti del PUM si è ritenuto utile, in stretta relazione con l’avvio dei contenuti e degli obiettivi espressi nel Programma di mandato della nuova Amministrazione comunale, indagare alcune “buone pratiche” relative a sistemi di trasporto pubblico.

La ricerca è stata svolta ritenendo opportuno concentrarsi su quei sistemi di trasporto pubblico che si caratterizzano per il contributo al miglioramento delle relazioni tra le diverse parti della città e che allo stesso tempo possono consentire: da un lato un miglioramento e una maggiore frequenza e puntualità nelle relazioni tra il tessuto urbano di Benevento e le realtà metropolitane e territoriali vicine; dall’altro un migliore utilizzo del capitale fisso esistente (nella fattispecie: le linee ferroviarie afferenti al nodo di Benevento, l’asse interquartiere, le “gallerie” interessanti la città alta). In quest’ottica particolare importanza assumono da un lato il tram – treno; dall’altro i percorsi pedonali meccanizzati.

 

Cosa è
Il PUM è da intendersi quale “progetto del sistema della mobilità, comprendente un insieme organico di interventi materiali ed immateriali diretti al raggiungimento di specifici obiettivi” (MIT, I Piani Urbani della Mobilità - Linee guida, 2004).


Relazioni con il nuovo ciclo di programmazione europea

All’interno della riprogrammazione dei Fondi strutturali per il periodo 2007/13, e nel redigendo QSN, si evidenzia come obiettivi cardine dello sviluppo europeo siano la competitività e la coesione del territorio dell’Unione, daperseguire attraverso una strategia di sviluppo policentrico e reticolare, in cui si andranno a rafforzare i nodi città, e le reti materiali ed immateriali dei collegamenti tra gli stessi.

Benevento è cruciale nei collegamenti della mobilità multimodale paneuropea tra i corridoi nn.1 e 8 (Reti TEN) ed in funzione di ciò è individuata quale città leader del Sistema Territoriale “Cerniera interna del Corridoio Roma – Napoli –Caserta – Bari” comprendente anche Telese e Montesarchio (cfr. MIT, nota prot. 392/segr del 6/04/05).
Il PUM è strumento sinergico e coordinato al Piano Strategico della città per definire strategie, condizioni ed interventi in grado di ottimizzare il potenziale competitivo del Sistema Territoriale in oggetto.


Il Programma esecutivo delle attività del PUM

Il carattere territoriale del piano, da svilupparsi in stretta sinergia con il Piano strategico della città è il tema caratterizzante consiste nel miglioramento dell’accessibilità, tra territorio di Benevento, aree metropolitane (Bari, Napoli, Roma) e corridoi paneuropei e transeuropei. In tale programmazione, Benevento si configura come luogo di cerniera infrastrutturale e delle connessioni funzionali e di servizio, Montesarchio è l’accesso storico dall’area partenopea alla beneventana, la città telesina è l’intersezione (Caianello) tra le autostrade che collegano Nord e Sud Italia. E’ ineludibile, pertanto, l’approccio territoriale di livello sovracomunale che il PUM di Benevento deve avere, connotandosi come un assett fondamentale del PS di Benevento.


L’iter formativo prevede le seguenti fasi:

formazione del quadro conoscitivo (analisi di aspetti e trend in atto, di interventi programmati, anche in relazione alla domanda di mobilità nei territori di Montesarchio e Telese, di obiettivi perseguiti per la mobilità ed il traffico dalle AALL (ex PUT e Town Center Management);

- analisi di best pratices
- redazione linee guida all’ambito urbano e a quello territoriale
- redazione Documento preliminare (scenari di progetto), con suddivisione e gerarchizzazione di clusters di interventi (interventi cardine, interventi complementari anche immateriali, interventi immateriali integrativi (utili ad accrescere efficacia e pervasività dei precedenti).
- valutazione e monitoraggio (ex- ante degli effetti socio - ecomici – ambientali)
- piano di comunicazione, formazione ed informazione (parte integrante dell Documento preliminare del PUM)

 

Relazione tra Piano Urbano della Mobilità (PUM) e P.S.

Data l’attenzione posta alle relazioni tra infrastrutture, città e territorio dalla programmazione comunitaria, l’importanza che in scenari di sempre maggiore interazione assume la qualità della mobilità, il Piano Urbano della Mobilità assume un ruolo decisivo nell’incrementare incisività ed efficacia del Piano Strategico.

Agli obiettivi specifici dei PUM individuati dal Nuovo Piano Generale dei Trasporti e della Logistica (PGTL) si aggiungono quelli derivanti dallo specifico contesto territoriale locale.
Il PUM non è né un Piano del traffico né un programma infrastrutturale ma un progetto del sistema della mobilità, comprendente un insieme organico di interventi materiali ed immateriali diretti al raggiungimento di specifici obiettivi tra cui citiamo:
- soddisfare i fabbisogni di mobilità della popolazione;
- abbattere i livelli di inquinamento atmosferico ed acustico nel rispetto degli accordi internazionali e delle normative comunitarie e nazionali in materia di abbattimento di emissioni inquinanti;
- ridurre i consumi energetici;
- aumentare i livelli di sicurezza del trasporto e della circolazione stradale;
- minimizzare l’uso individuale dell’automobile privata e moderare il traffico;
- incrementare la capacità di trasporto;
- aumentare la percentuale di cittadini trasportati dai sistemi collettivi, anche con soluzioni di car pooling, car sharing, taxi collettivi, ecc;
- ridurre i fenomeni di congestione nelle aree urbane caratterizzate da un’elevata densità di traffico, mediante l’individuazione di soluzioni integrate del sistema dei trasporti e delle infrastrutture in grado di favorire un migliore assetto del territorio e dei sistemi urbani;
- favorire l’uso di mezzi alternativi di trasporto con impatto ambientale più ridotto possibile.

L’ambito di studio per la redazione del Documento preliminare del PUM, incentrato su Benevento, ha rivolto la propria attenzione anche a quell’insieme di comuni della provincia che per posizione geografica e capacità di generazione/attrazione di flussi di traffico rivestono particolare interesse quali:
- la città caudina, Montesarchio, parte del STS A9 Taburno, maggiore centro della provincia per popolazione (13,500 abitanti, in costante crescita dal 1991, e, per la percentuale degli addetti all’industria sugli occupati nel territorio comunale, “porta” del territorio provinciale rispetto all’area metropolitana di Napoli;
- i centri della c.d. “città telesina” (S. Salvatore Telesino, Solopaca, Telese, Castelvenere), inclusa del PTR in due diversi STS A9 Taburno (Solopaca) e B6 Tiferno (Castelvenere, S. Salvatore Telesino, Telese), in virtù:
o della posizione geografica rispetto all’asse Benvento-A1 direzione nord (S.S.372 Telesina) e agli assi interregionali che collegano il casertano al Molise;
o del peso demografico complessivo pari a circa 16.000 abitanti con tendenza a una lieve crescita nei comuni di Telese e Castelvenere;
o della capacità di attrazione turistica;
o della rilevante percentuale di addetti al settore terziario, pari al 77% del totale, ossia di poco superiore a quella registrata nel capoluogo (75%), che caratterizza la struttura occupazionale di Telese;
- Morcone, quale “porta nord” del Sannio beneventana, rispetto all’itinerario longitudinale che dalla costa adriatica abruzzese-molisana conduce, attraverso Benevento verso la costa tirrenica (Salerno) e le aree interne dell’Appennino centro –meridionale;
- S. Giorgio del Sannio, centro in forte sviluppo e trasformazione anche funzionale, posto in corrispondenza dell’itinerario longitudinale sopra citato e dell’Autostrada A16, unico collegamento autostradale del Mezzogiorno continentale tra i due corridoi europei I ed VIII.
- Buonalbergo come porta verso la Daunia.

Si tratta quindi di ricondurre l’analisi delle problematiche della mobilità ad un ampio orizzonte territoriale, ponendo le condizioni per governare, in sinergia, il complesso rapporto tra reti, fabbisogno di mobilità e assetto del territorio. Il presupposto dal quale si muove nella redazione del Documento preliminare del PUM, affinché le azioni strategiche previste per lo sviluppo del territorio e l’aumento di competitività della città trovino attuazione, si basa sull’assunto che, per incrementare l’attrattività e superare i detrattori, è necessario agire primariamente sulla qualità fruitiva della città e del territorio.

Per rispondere agli obiettivi più generali della pianificazione strategica in ordine a coesione e competitività, il PUM opera, per ciò che gli compete, su due scale fornendo risposte efficaci sia alla domanda di mobilità locale, sia alla valorizzazione dei flussi derivanti dalle reti lunghe.

Parallelamente alla formazione del Quadro conoscitivo, in continua interazione con tale attività, si è provveduto alla individuazione delle Linee-guida, ovvero del Documento preliminare, del Piano urbano della mobilità, ovvero al documento propedeutico alla redazione definitiva del PUM.

Anche in questo caso si procederà distinguendo:
- l’ambito territoriale, in merito al ruolo che Benevento ed i centri di Montesarchio, della “città telesina”, di S. Giorgio del Sannio e Morcone sono chiamati ad assumere rispetto ai grandi corridoi europei I e VIII e verso le aree interne, qualificandosi come cerniere e supporto logistico della parte centro-meridionale della Penisola.
- l’ambito urbano di Benevento.

Rispetto alla scala territoriale il PUM è indirizzato a trattare l’insieme di relazioni tra i centri oggetto di studio sotto il profilo del trasporto delle merci e delle persone, della logistica e della creazione delle condizioni per una effettiva intermodalità, in grado di consentire un razionale utilizzo del patrimonio infrastrutturale, l’innalzamento delle condizioni di sicurezza del trasporto attraverso interventi materiali ed immateriali, la riduzione degli effetti ambientali provocati dal traffico veicolare.

Rispetto alla scala urbana, il PUM, sulla base di quanto emerso nel Documento preliminare:
- Articolerà i propri interventi in relazione ad assetti, morfologia ed usi prevalenti nei diversi tessuti urbani. Particolare importanza sarà attribuita alla definizione degli interventi sulla mobilità interessanti i tessuti urbani di impianto storico o con caratteri eccezionali di monumentalità e valori archeologici – storici – paesaggistici, dove occorrerà conciliare la configurazione di “centro commerciale naturale” della città storica e le esigenze di mobilità/ accessibilità dei residenti con gli obiettivi di valorizzazione e fruizione del patrimonio storico –ambientale e i flussi turistici;
- Individuerà gli interventi diretti a favorire e migliorare le modalità di accesso ai servizi rari e alle funzioni altamente specializzate (sanità, università, etc.) esistenti o previste dal PS, anche favorendo quel complesso di interventi infrastrutturali e gestionali tali da poter ridurre l’esigenza di mobilità da parte del cittadino/utente con particolare attenzione alle fasce di utenza debole per reddito o per età;
- Predisporrà l’insieme di interventi di coordinamento e migliore utilizzazione della rete di trasporto pubblico anche attraverso la valorizzazione del patrimonio infrastrutturale esistente (ad esempio linea ferroviaria regionale della Valle Caudina, il complesso di linee ferroviarie afferenti al nodo di Benevento e interessanti gli ambiti urbani del capoluogo);
- Promuoverà, sulla scia dei più recenti indirizzi ed esperimenti dell’Unione Europea quali il progetto “City ports”, azioni ed interventi in merito alla logistica urbana: di fondamentale importanza in merito alle possibili economie di scala per la piccola – media distribuzione così come quale fattore di attrazione per il settore terziario e della ricerca;
- In relazione con il sistema di “porte della città” ipotizzato dal Programma di mandato 2006-2011 e parte piena del PS in un’ottica di riequilibrio delle funzioni urbane e di valorizzazione del paesaggio agrario e dell’identità storica dei luoghi, il PUM ne rafforza il carattere non solo di centri territoriali ma anche di luoghi di attestamento e di scambio intermodale, per esempio facilitando l’interscambio con la modalità di trasporto su ferro sfruttando la rete esistente;
- Predisporrà, coordinandosi con gli altri strumenti di pianificazione e gestione del territorio e di politica ambientale – anche di livello provinciale, quali il recente accordo tra Provincia e comune di Benevento per la sperimentazione di veicoli ad idrogeno per attività di servizio pubblico - e segnatamente con il PS, azioni ed interventi diretti alla riduzione dell’impatto ambientale provocato dal traffico veicolare attraverso interventi di limitazione della circolazione veicolare privata, incentivazione all’uso del trasporto pubblico o collettivo; interventi di diversificazione delle fonti energetiche e la riduzione dei consumi energetici;
- Definirà azioni ed interventi diretti a migliorare gli standard della sicurezza stradale ed ambientale;
- Contribuirà ad individuare linee di intervento per innalzare i livelli complessivi di sicurezza sociale con particolare attenzione ai luoghi critici: nodi di scambio, parcheggi, percorsi pedonali, attraverso l’individuazione di interventi gestionali e suggerimenti per la progettazione e l’uso degli spazi di uso pubblico e dei mezzi di trasporto;
- Porrà particolare attenzione, oltre che ad azioni volte ad acquisire la condivisione e l’impegno diretto degli attori sociali alla animazione sociale ed alla collaborazione da parte dei cittadini in tutte le fasi di redazione ed attuazione del PUM anche attraverso campagne informative ed educative in merito alle questioni attinenti la mobilità.

Il PUM definirà inoltre la temporalità degli interventi programmati distinguendo:
- quelli interni al PUM, indipendenti dalla realizzazione di interventi, materiali o immateriali, previsti da altri strumenti di pianificazione, programmazione e gestione;
- le correlazioni ed interdipendenze tra gli interventi proposti dal PUM e quelli derivanti da altri strumenti di pianificazione e programmazione, con particolare riferimento alle scelte che matureranno parallelamente all’interno del Piano strategico;
- le relazioni attivabili a seguito dell’attuazione del progetto Alta capacità ferroviaria Napoli-Bari;
- la gradualità dell’attuazione dei singoli interventi.